Puntuali torniamo a proporti le nostre previsioni dei prezzi di luce e gas per il prossimo trimestre: il lock-down per il coronavirus non basta a fermare i nostri analisti che anche a marzo hanno elaborato le loro stime.
L’ultimo aggiornamento per questi primi tre mesi del 2020 aveva visto la luce diminuire del 5,4%, mentre il gas era aumentato dello 0,8%: cosa succederà ai prezzi dei servizi di tutela nel secondo trimestre del 2020?
Ovviamente l’emergenza sanitaria sta avendo un impatto significativo sui consumi energetici in Italia. Come saprai se ci leggi da un po’ di tempo, i prezzi di gas ed elettricità già da alcuni mesi stavano calando a causa delle temperature miti e della bassa domanda. Con la chiusura totale disposta dal governo italiano nei giorni scorsi, il calo dei consumi è stato ancora più repentino, e l’incertezza sulla durata dei blocchi alle attività produttive rende ancora più difficile stimare l’effetto della domanda sui prezzi.
Dai dati pubblicati da Terna (il gestore della rete elettrica nazionale) per la prima metà di Marzo, il contenimento del COVID-19 ha fatto diminuire i consumi di circa il 5% con il primo decreto dell’8 Marzo, quando le misure erano parziali. Dall’11 Marzo, quando la chiusura delle attività non essenziali è stata estesa a livello nazionale, la domanda è scesa di oltre il 10%, con un calo intorno al 15% nelle ore diurne da venerdì.
Questo probabilmente avrà un impatto significativo sui prezzi, ma per il meccanismo di aggiornamento che avevamo spiegato nel nostro primo articolo su questo tema gli effetti si vedranno solo nei trimestri successivi.
Adesso comunque è ora di andare al sodo. Come al solito, se sei impaziente di sapere quanto pagherai luce e gas (ovviamente solo se sei ancora fornito in tutela) da Aprile 2020, passare direttamente ai risultati. Poi però speriamo che tornerai sui tuoi passi e leggerai anche il resto dell’articolo per comprenderne anche le ragioni e diventare un consumatore sempre più consapevole.
Il prezzo dell’energia elettrica è determinato sulla base delle previsioni del PUN per il trimestre successivo. Tipicamente, la primavera vede aumentare le energie rinnovabili a basso costo, in particolare il solare che gode dell’allungarsi delle giornate, e l’idroelettrico, che beneficia dello scioglimento delle nevi, anche se quest’inverno non sono state così abbondanti.
Per stimare il valore del PUN, troviamo che sulla piattaforma di EEX, il più grande mercato dell’energia all’ingrosso europeo, la chiusura di venerdì 13 Marzo per il prodotto con consegna nel secondo trimestre 2020 è stato di 36,87 €/MWh. Aumentando questo valore del 10,4% per le perdite di rete e dei costi per il funzionamento e il finanziamento dell’Acquirente Unico, otteniamo la nostra stima dell’elemento PE. A questo vanno aggiunte le differenze tra la previsione del trimestre precedente e il prezzo di acquisto effettivo. Finora, il PUN per l’inizio del 2020 è stato di circa 42 €/MWh, ossia 10,5 € in meno rispetto alle previsioni. Questa diminuzione però non viene riconosciuta tutta immediatamente, ma viene diluita sui vari trimestri successivi. Per questo, ci aspettiamo che il prezzo dell’energia in maggior tutela nel trimestre da Aprile a Giugno 2020 sarà di circa 3,5 cent€/kWh, quasi dimezzato (meno 46%) rispetto ai 6,53 cent€/kWh del primo trimestre 2020.
Per concludere, stimiamo che nei secondi tre mesi dell’anno la bolletta della luce per il consumatore domestico tipo diminuirà del 13,3%, con un risparmio di poco più 70 € all’ rispetto al trimestre che sta per concludersi.
Per il prezzo del gas la stima è invece molto più facile: infatti l’indice di riferimento, chiamato PFOR è calcolato sulla base di una formula che si basa sulla media delle quotazione dell’hub olandese TTF, e non richiede quindi previsioni o compensazioni come invece avviene per l’energia elettrica.
Il TTF è il mercato europeo di riferimento, in cui avvengono la gran parte degli scambi e che rappresenta un benchmark per tutte le altre nazioni europee. La tariffa applicata dall’ARERA è pari alla media dei prezzi forniti dall’agenzia ICIS-Heren nel mese di Febbraio e riferiti al secondo trimestre del 2020.
Questi valori sono resi disponibili solo ai sottoscrittori di un apposito abbonamento, che è molto costoso. Dal momento che altrabolletta è una startup con ancora pochi mezzi, ci dobbiamo limitare a stimarle sulla base dei dati pubblicati da ICE (Intercontinental Commodities Exchange), nel periodo colorato in verde nel grafico qui sotto.
A partire da questi dati, calcoliamo che l’indice PFOR da Aprile 2020 verrà aggiornato a un valore di circa 10,2 cent€/Smc, in calo di quasi il 43% rispetto ai 17,86 cent€/Smc di questo primo trimestre 2020.
Ricordiamo anche che le tariffe del gas sono differenziate tra le varie regioni italiane, con prezzi mediamente più bassi negli ambiti Nord-orientale (Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna) e Merionale (Calabria e Sicilia), e più elevati nell’ambito Nord-occidentale (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria), anche se queste differenze si sono in parte ridotte con la riforma tariffaria di inizio anno.
Sulla base della media nazionale, un consumatore medio tra un paio di settimane vedrà la propria bolletta del gas diminuire dell’11,4%. Questa diminuzione non deve comunque sorprendere, in quanto si tratta di un normale effetto di stagionalità che porta la domanda a un normale calo per il venir meno dei consumi da riscaldamento. Quest’anno questo effetto è amplificato dal fatto che l’inverno è stato abbastanza mite, e di conseguenza gli stoccaggi (ossia i "magazzini" del gas) sono più pieni del normale. Se questi prezzi rimanessero costanti su base annua, il consumatore avrebbe un calo di oltre 120 € sul costo della fornitura del gas rispetto ai prezzi di questo inizio anno. Purtroppo però questo confronto non tiene conto del fatto che con l’inverno i prezzi sono destinati comunque ad aumentare, e quindi il vantaggio risulta puramente teorico.
Aggiornamento del 28 marzo 2020 alle 12:02
Complessivamente, tra luce e gas ci attendevamo un calo significativo dei costi per il cliente medio, con le bollette che caleranno di circa il 12% per un risparmio superiore a 200 € proiettato su base annua.
Giovedì l’ARERA ha ufficializzato le tariffe per le forniture tutelate in vigore da Aprile, con forti cali sia per luce che per gas, che riepiloghiamo nella tabella qui sotto insieme con le nostre previsioni:
Commodity | Previsione altrabolletta.it | Consuntivo ARERA | Scostamento |
---|---|---|---|
Energia elettrica | - 13,3% | - 18,3% | + 5,0% |
Gas naturale | - 11,4% | - 13,5% | + 2,1% |
Sia per la luce che per il gas, le nostre stime si sono rivelate troppo prudenti. Anche se abbiamo previsto delle forti diminuzioni, queste sono state ancora più grandi di quanto ci aspettavamo, soprattutto per l’energia elettrica.
Nel primo trimestre il nostro errore di stima era dovuto soprattutto alle componenti relative alla distribuzione e agli oneri di sistema.
Questa situazione è confermata per il gas, dove il calo complessivo del 13,5% è composto da una diminuzione dell’11,8% del costo della materia prima, abbastanza in linea con la nostra stima, e per il restante 1,7% dalla diminuzione soprattutto dei costi del trasporto (- 1,6%) e in minima parte degli oneri di sistema (- 0,1%).
Per quanto riguarda l’energia elettrica, invece, le tariffe per i servizi di rete sono rimaste immutate, e la nostra sovrastima è dovuta completamente a un valore della materia energia. La nostra stima di metà marzo era di circa 3,5 c€/kWh, basata su un valore dei prezzi futuri dell’energia di circa 3,65 c&euro/kWh. Tuttavia, a causa delle misure di contenimento per il coronavirus, che hanno fatto crollare i consumi di energia elettrica, i prezzi sono calati drasticamente nei giorni successivi, arrivando a 2,9 c€/kWh giovedì quando l’Autorità ha approvato le nuove tariffe con un prezzo dell’energia di 3 c&euro/kWh. In pratica quindi la differenza rispetto alle nostre stime è quasi esclusivamente dovuta a questi 0,7 centesimi di calo, imprevisto e imprevedibile.
Cercheremo comunque di fare tesoro di questi errori, per fornirvi già a partire dal prossimo trimestre delle previsioni ancora più accurate.
Nel frattempo, anche se questi prezzi possono sembrare imbattibili dal mercato, ricordati che dureranno solo fino a Giugno. Il crollo delle quotazioni all’ingrosso sta venendo pian piano recepito anche dai fornitori sul mercato libero, che stanno abbassando le loro offerte a prezzo fisso e continuano comunque a offrire anche offerte a prezzo variabile che si adeguano automaticamente a queste variazioni. Continua a usare il nostro comparatore per risparmiare, ricorda che per quanto basso il prezzo di tutela non è mai imbattibile.
Cerca tra le offerte censite le opportunità di risparmio rispetto ai servizi di tutela