Come ogni fine trimestre, torna la nostra rubrica con la previsione dei prezzi di luce e gas per il prossimo trimestre.
Questa sarebbe dovuta essere la penultima edizione prima della fine dei regimi di tutela di prezzo, ma un recente emendamento alla legge di bilancio ha posticipato la scadenza dal 30/06/2020 al 31/12/2021.
Chi non ha tempo o voglia di leggersi tutto lo spiegone può passare direttamente ai risultati.
Quando nel 2007 il mercato energetico italiano è stato liberalizzato per tutti i clienti, è stato deciso un meccanismo che garantisse un prezzo equo a tutti coloro che non avevano ancora scelto un fornitore sul mercato libero.
Compito dell’Autorità per l’Energia era ed è quello di definire, ogni tre mesi, i prezzi da applicare a questi clienti sulla base dei costi efficienti dei gestori.
Dal 2022 questo compito non ci sarà più, ma tutti i clienti dovranno scegliere da soli il proprio fornitore e i relativi prezzi.
Questa è la seconda proroga della scadenza: inizialmente la legge, approvata nel 2017, prevedeva la piena liberalizzazione a metà 2019, poi posticipati a metà 2020 e ora ulteriormente prorogati a inizio 2022.
Per altri due anni, quindi, chi non avrà scelto un’offerta di mercato libero vedrà applicate le condizioni di volta in volta stabilite dall’ARERA. Scopriamo quindi che prezzi ci attendiamo di pagare per luce e gas per i primi tre mesi del 2020.
Come abbiamo spiegato nel primo articolo, il prezzo dell’energia elettrica dipende dalle previsioni del PUN per il periodo a venire. Sul mercato dell’EEX, la principale borsa dell’energia in cui si scambiano contratti con consegna in Italia, il prezzo di chisura del primo trimestre 2020 di venerdì 13 dicembre è stato di 53,5 €/MWh. Questo valore, aumentato delle perdite di rete e dei costi per il funzionamento di Acquirente Unico (la società pubblica che si occupa di acquistare l’energia per i clienti in maggior tutela), fornisce una prima approssimazione dell’elemento PE. La nostra stima vede quindi un valore del prezzo dell’energia in maggior tutela per il primo trimestre 2020 di circa 5,9 cent€/kWh, in diminuzione di quasi l’8% rispetto al valore dell’ultimo trimestre 2019.
Oltre a questo, dobbiamo considerare le differenze tra le stime dei trimestri precedenti e i costi effettivi. Questi nel corso dell’anno sono recuperati all’interno dell’elemento PE dei trimestri successivi, mentre quando, come in questo caso, cambia l’anno solare la compensazione viene fatta tramite l’elemento PPE. Nel 2019 questo valore è stato negativo di 0,051 cent€/kWh, ovvero sono state restituire le sovrastime fatte nel 2018.
Nella seconda metà del 2019 i valori stimati sono stati nettamente più elevati di quelli effettivi. Per il terzo trimestre resta da recuperare circa la metà del costo pagato in più. Nel quarto trimestre invece, a fronte di una stima di circa 6 cent€/kWh, il prezzo PUN medio è stato finora di poco sopra i 5 cent€/kWh, e potrebbe calare ancora un po’ nel periodo festivo.
Queste variazioni dovrebbero quindi portare il valore dell’elemento PPE a -0,3 cent€/kWh, contribuendo a ridurre ulteriormente il prezzo della luce in maggior tutela per il primo trimestre 2020.
In conclusione, riteniamo che nei primi tre mesi del nuovo anno il costo della bolletta dell’energia elettrica per il consumatore domestico tipo si ridurrà del 4%, con un risparmio annuo di quasi 25 € rispetto ai prezzi del trimestre precedente.
Il prezzo del gas invece è molto più semplice da determinare, in quanto è dato da una formula predeterminata che non tiene conto di previsioni soggettive e compensazioni come per il prezzo dell’energia elettrica.
Il valore applicato è infatti la media aritmetica delle quotazione dell’hub olandese TTF, il mercato europeo con i maggiori scambi che funge da riferimento per tutti gli altri paesi. Questa media viene calcolata sulla base dei prezzi pubblicati dall’agenzia ICIS-Heren nel secondo mese prima l’inizio di ogni trimestre. Per il primo trimestre 2020 quindi fanno fede le quotazioni pubblicate nel corso del mese di Novembre 2019.
Queste quotazioni non sono pubbliche, ma vengono divulgate solo ai sottoscrittori. Possiamo però stimarle con buona approssimazione utilizzando le quotazioni pubblicate dall’Intercontinental Exchange (ICE), nel periodo evidenziato in verde nel grafico qui sotto.
Sulla base di questi dati, stimiamo che il valore dell’indice PFOR per i primi tre mesi del 2020 sarà di circa 18,3 cent€/Smc, in aumento del 7,8% rispetto al valore di 16,97 cent€/Smc del trimestre che sta per concludersi.
Oltre a questo, è probabile che anche i costi del trasporto cambieranno per tener conto della riforma tariffaria che entrerà in vigore con il nuovo anno. Questa prevede che sulla rete nazionale di gasdotti, finora suddivisa in sei distinti ambiti con prezzi differenziati, venga applicato un unico prezzo su base nazionale. Questo significa che, sebbene il costo a livello medio nazionale rimarrà pressoché invariato, nei singoli ambiti ci saranno variazioni anche significative.
Riteniamo che questi costi aumenteranno soprattutto negli ambiti Nord-orientale (Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna) e Merionale (Calabria e Sicilia), mentre i maggiori risparmi saranno nell’ambito Nord-occidentale (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria).
Considerando comunque un valore medio nazionale, per il consumatore medio nel complesso la bolletta del gas dovrebbe aumentare del 2,1% nel primo trimestre 2020. Questo aumento potrebbe essere anche leggermente più alto, di uno o due decimi di punto percentuale, per gli adeguamenti tariffari di inizio anno. Complessivamente, su base anua, questo dovrebbe tradursi in un aumento tra i 20 e i 25 € rispetto ai prezzi attuali.
In pratica, per il cliente medio si avrà una sostanziale invarianza dei costi, in quanto la diminuzione del prezzo della luce dovrebbe essere quasi completamente compensata dall’incremento del costo del gas.
Aggiornamento del 28 dicembre 2019 alle 21:17
Ieri l’Autorità per l’Energia ha diffuso l’aggiornamento ufficiale dei prezzi per i servizi di tutela di luce e gas per i primi tre mesi del 2020, che riepiloghiamo nella tabella qui sotto insieme alle nostre previsioni:
Commodity | Previsione altrabolletta.it | Consuntivo ARERA | Scostamento |
---|---|---|---|
Energia elettrica | - 4,0% | - 5,4% | + 1,4% |
Gas naturale | + 2,1% | + 0,8% | + 1,3% |
Come si vede, abbiamo stimato in eccesso sia per l’energia elettrica, che è diminuita più di quanto previsto, che per il gas, che è sì aumentato ma meno della metà rispetto alla nostra previsione.
Tuttavia, una parte significativa delle variazioni è dovuta alle tariffe di rete e di oneri generali, che come sempre noi ipotizziamo restino più o meno analoghi ai valori del trimestre precedente. Questa volta invece, anche a causa dell’aggiornamento annuale dei servizi di rete soprattutto per l’energia elettrica, per cui la diminuzione di queste componenti ha pesato per oltre il 3,5%. Per il gas invece il peso di trasporto e oneri di sistema ha contribuito a ridurre la spesa di circa lo 0,7 %.
A parità di queste componenti, che come abbiamo spiegato nel primo post di questa rubrica sono sostanzialmente imprevedibili, la luce sarebbe diminuita solo del 2,3%, mentre il gas avrebbe visto un aumento dell’1,4%, leggermente più in linea con le nostre stime.
La buona notizia è che tutte le voci con le maggiori diminuzioni sono solitamente applicate anche alle offerte di mercato libero, per cui anche chi ha scelto tempo fa una proposta a prezzo bloccato vedrà nei prossimi mesi una parte di questi cali.
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