Le offerte di fornitura da energia rinnovabile sono ormai presenti nel bouquet di tutti i fornitori. Queste proposte promettono una scelta sostenibile a un costo tutto sommato modesto. Ma ci sono diverse sfumature di verde: cerchiamo di comprenderle insieme
Le fonti rinnovabili sono modi di produrre energia elettrica che non utilizzano combustibili fossili. Consentono quindi di non aumentare le emissioni di anidride carbonica in atmosfera oltre il limite che può essere riconvertito in ossigeno dalla flora esistente.
Le principali forme di produzione di questo tipo sono:
Questi impianti vengono certificati come rinnovabili dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Ottenuta questa certificazione, l'energia prodotta è tracciata tramite le Garanzie d'Origine (GO). Queste sono dei titoli standardizzati a livello europeo che definiscono in maniera inequivocabile i quantitativi di energia prodotta da fonti rinnovabili.
Le GO possono essere scambiata tra i produttori e gli altri soggetti abilitati. Lo scambio avviene tramite piattaforme gestite da enti indipendenti (il GSE in Italia). In questo modo si evita la possibilità di vendere più volte la stessa energia rinnovabile.
Dal 2011 l'Autorità per l'energia ha previsto che qualunque fornitore che proponga offerte da energia rinnovabile sia obbligato ad annullare un equivalente quantitativo di GO. Infatti una volta annullata la GO non può più essere ceduta, e va a comporre il cosiddetto "mix energetico" del venditore.
Le istituzioni europee hanno ritenuto necessario standardizzare le modalità di calcolo della composizione delle fonti di produzione dell'energia elettrica nei vari paesi.
Tra le altre cose è stata quindi stabilita la procedura del mix energetico. In particolare, sono definiti due tipi di mix:
Entrambi i mix devono essere obbligatoriamente pubblicati da tutti i fornitori sia nel proprio materiale commerciale sia, periodicamente, nelle bollette.
La tabella riepiloga i mix italiano e per il servizio di maggior tutela per il 2016:
Fonte di prouzione | Mix nazionale | Mix Maggior Tutela |
Rinnovabili | 38,64% | 26,67% |
Carbone | 15,90% | 23,87% |
Gas naturale | 37,63% | 39,24% |
Prodotti petroliferi | 0,79% | 1,62% |
Nucleare | 3,89% | 4,76% |
Altro | 3,15% | 4,33% |
La presenza del nucleare è ovviamente dovuta all'energia importata dagli altri paesi europei.
Indipendentemente dal fatto che abbiamo una fornitura di energia verde o meno, tutti quanti consumiamo almeno in parte energia rinnovabile. E questo senza alcun sovrapprezzo: per sapere quanta ne utilizziamo basta consultare il sito internet del nostro fornitore, in cui deve essere obbligatoriamente pubblicato il suo mix.
Inoltre, le fonti rinnovabili più recenti (soprattutto fotovoltaico ed eolico) godono di incentivi tariffari. Questi sono erogati grazie ai cosiddetti oneri di sistema, una componente della bolletta che pagano tutti i consumatori e il cui gettito viene utilizzato per pagare i produttori. In particolare, la componente specifica per questa funzionalità prende il nome di Asos, e vale circa il 17% della spesa annua di un cliente domestico tipo.
Infine, per chi non ritenesse tutto questo sufficiente ci sono le offerte dedicate dei vari fornitori sul mercato libero. In questo caso è infatti possibile stipulare offerte di fornitura che prevedano un mix del 100% di energia rinnovabile, insieme a una molteplicità di altre opzioni che prevedono ad esempio il finanziamento di progetti di riforestazione, l'erogazione di contributi a Onlus e associazioni che sviluppano e promuovono l'energia rinnovabile, ecc.
Per chi è particolarmente sensibile a questa tematica, ecco quindi i nostri consigli: