Come difendersi dai contratti non richiesti di luce e gas

di altrabolletta

13 aprile 2017

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A volte basta un attimo per farsi abbindolare da un venditore aggressivo o smaliziato e così, senza rendercene conto, d'improvviso ci troviamo un nuovo fornitore di luce o gas senza nemmeno esserci resi conto di aver fatto un nuovo contratto.

Per sanare queste situazioni patologiche, l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico ha disposto nuove procedure di ripristino a partire dal mese prossimo.

Innanzitutto, è importante sapere che il nuovo venditore deve rilasciare copia del contratto, sia in caso di contratti conclusi in un luogo diverso dai locali commerciali che di contratti conclusi attraverso  forme di comunicazione a distanza, ossia tramite call center. Quindi, se non siete in possesso del contratto, vi è già un primo inadempimento del fornitore che può aiutarvi a risolvere agevolmente la questione.

Nel momento in cui viene ricevuta la prima bolletta da un fornitore sconosciuto, va immediatamente contestata entro 40 giorni dalla data di emissione. Occorre effettuare un apposito reclamo scritto al nuovo fornitore: se questo non sarà in grado di produrre documenti che dimostrino che abbia rispettato le procedure preventive previste, dovrà accogliere il reclamo.

Il cliente quindi potrà richiedere di aderire alla procedura di ripristino per tornare rapidamente al precedente fornitore: la richiesta va effettuata per iscritto entro 20 giorni solari dalla risposta del venditore.

In tutto il periodo in cui il cliente rimarrà con il venditore inadempiente, questo dovrà applicare una tariffa stabilita dall'Autorità. In particolare, dovrà scontare al consumatore il corrispettivo per l'attività di commercializzazione, pari a circa 60 €/anno.

Attenzione: il ritorno rapido al vecchio fornitore è attivabile solo se il nuovo aderisce alle procedure di ripristino: l'elenco dei venditori aderenti è consultabile sul sito internet dell'AEEGSI.

In tutti gli altri casi, oppure se il nuovo fornitore rigetta il reclamo, è necessario rivolgersi allo Sportello per il consumatore di energia per poter intraprendere ulteriori azioni a tutela.