Con la blockchain puoi scegliere chi produce l’energia che consumi

di altrabolletta

13 dicembre 2017

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Gli impianti di produzione di energia rinnovabile stanno diventando sempre più parte del panorama. Fino a pochi anni fa al massimo potevi imbatterti in qualche diga in montagna. Oggi invece basta girare pochi km per veder spuntare un campo fotovoltaico o una pala eolica. Se sei particolarmente attento, puoi anche riconoscere qualche impianto a biomassa.

Molte di queste strutture sono di proprietà di agricoltori. Sempre più di noi si stanno abituando ad acquistare da loro frutta e verdura a km 0. Allora perché non fare lo stesso anche per l'energia elettrica di casa o della tua azienda?

Nasce la piattaforma blockchain per l'energia a km 0

La stessa domanda se la sono posta la società di trading svizzera Axpo e l'utility tedesca Wuppertaler Stadtwerke (WSW). E si sono dati anche una risposta avviando Elbox, la prima piattaforma che consente lo scambio diretto di energia elettrica tra produttori e consumatori grazie alla tecnologia blockchain.

WSW ha avviato Tal.Markt, un mercato online dedicato a produttori e consumatori.

Questi ultimi possono acquistare autonomamente la propria energia, scegliendo la fonte o addirittura l'impianto specifico, magari il fotovoltaico sul tetto del vicino o la biomassa dell'agricoltore a due passi da casa.

I produttori invece hanno il vantaggio di migliorare le proprie condizioni di vendita, arrivando direttamente al cliente finale senza costosi passaggi di intermediazione.

Con un po' di complessità in più, in questo modo anche l'energia elettrica può diventare a km 0, creando fiducia reciproca e community tra produttori e consumatori.

Blockchain ed energia: due mondi che si intersecano

L'applicazione blockchain più nota è quella dei Bitcoin, la valuta virtuale che ha raggiunto quotazioni stratosferiche. Una delle maggiori critiche a questo sistema è l'alto utilizzo di energia elettrica necessario per produrre nuova moneta, che nonostante i prezzi elevatissimi può costare addirittura più del valore del Bitcoin.

Quest'applicazione sembra un po' chiudere il cerchio: magari un giorno si saprà di "minatori" di Bitcoin che hanno acquistato l'energia per produrli tramite questa piattaforma.